Arrivata, quest’estate ieri acerba ora matura, col profumo di fiori di zucchero e puzza di spazzatura. I topi che avanzano lungo il marciapiede del Colosseo, a passo d’uomo, le bandiere che smettono di svolazzare e non solo perché il vento non soffia più, la bambina dagli occhi sempre più azzurri, i capelli appiccicati al viso, la pizzica a piazza San Giovanni, gli odiati fuochi d’artificio e quelle stelle filanti così fuori luogo. Ridicole stelle filanti.
Tu folle tu squilibrata tu che bevi Valium caffè e vino dallo stesso bicchiere tu che non distingui più i sapori.
Tu oggi aggiungi un po’ di latte nella tazzina del caffè e abbracci volti e ricordi col sorriso sardonico di chi ha definitivamente chiuso con la strada che sta dietro.
Giusto per precisarlo a me stessa: non smetterò mai di innamorarmi della gente, di fantasticare sulla gente.
Le sigarette da oggi hanno un altro sapore.
Mi basta poco: qualche confetto dal cielo e sorrisi larghi.
Il mondo richiede veramente poco impegno. Pensa che quei ragazzi avevano il tema sugli ufo.
Pensa che oggi anche a te veniva un po’ da piangere quando hai visto le lacrime di Quagliarella.
Pensa che i cani a Roma nemmeno abbaiano più.
Pensa che non si sforza più nessuno.
Spero oggi sia un buon giorno.
Mi pare che ci sia una specie di ritorno.. che dici?
RispondiEliminache ritorno, bambolo?
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