venerdì 17 febbraio 2023

Caro cliente, oggi le domande le faccio io

Caro cliente, ne approfitto per dirti che ieri sera vagavo per le vie del quadrilatero romano e mi stupivo del fatto che i locali sembrassero case di riposo, tutti seduti al loro posto con lo sguardo vacuo come vecchietti nella sala tv di un qualsiasi ospizio. Sono entrata in uno dei tanti locali, quello che mi sembrava meno triste di tutti e ho visto tanti ragazzi seduti a fare colloqui. Dico non veramente, non stavano davvero facendo colloqui ma così sembrava. Erano composti, inespressivi per nascondere l’ansia della socialità e del giudizio, per nascondere il senso di liberazione nell’aver fatto questo sforzo di uscire da casa per una serata organizzata 3 mesi fa con il cugino o l’amico del calcetto. Ma perché?

Le domande oggi vorrei fartele io, se permetti, caro cliente che vivi a Torino. Non dico che sei di Torino perché poi te ne esci con la storia che a Torino i torinesi si sono estinti e ci sono solo calabresi, napoletani, siciliani e pugliesi. Vivi a Torino, solo questo basta.

Negli angoli del tuo viso vedo la tristezza di chi ha la vita sempre uguale, un’espressione priva di quelle rughe che accompagnano gli anni, ibernato dal gelo e  dall’assenza di mare e sole che genera l’assenza di colori.

La pioggia ha levigato ogni increspatura del viso e le giornate tutte uguali ti hanno donato la sicurezza di non poter fallire, come vivessi in un paesino dove tutto si ripete e dal quale io fuggirei il prima possibile.

Adesso, se non ti dispiace ti dico perché ne ho abbastanza della perfezione che tanto ti piace, ne ho abbastanza del decoro e della noia degli eventi organizzati, della mancanza di improvvisazione che non crea occasioni, della vita non modellabile, secca come pongo asciugato all’aria. 

Ne ho abbastanza perché, caro cliente che vivi a Torino, non conosci la paura di sbagliare, ti senti protetto solo quando dialoghi con gli amici delle elementari e delle medie. 

Il tuo istinto ha lasciato il tuo corpo a 6 anni.

Ti piacerebbe una bella respirazione bocca a bocca? E remare per riprenderti tutto quello che ti sei perso? Ti piacerebbe non dover prendere appuntamento anche se ti manca il sale per cucinare? 

La mia domanda è questa cliente che vivi a Torino. Ti piacerebbe? 

Altrimenti devo per forza fissarti un appuntamento tra 3 mesi perché per questo appuntamento avevo calcolato un tempo di gestione di un’ora al massimo.