mercoledì 2 giugno 2010

«E cosa racconteremo ai figli che non avremo, di questi cazzo di anni zero?»

«Le promesse di impegno non hanno senso nel lungo periodo [...]. Come ogni altro tipo di investimento, hanno alti e bassi. E così, se desiderate instaurare relazioni, mantenete le dovute distanze; se volete che il vostro stare insieme sia appagante, non offrite o chiedete impegno. Lasciate sempre tutte le porte aperte.
I residenti di Leonia, una delle Città invisibili di Calvino, direbbero, se interrogati al riguardo, che la loro passione è ‘il godere delle cose nuove e diverse’. Infatti, ogni mattina la popolazione ‘indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dell’ultimo modello di apparecchio’. Ma ogni mattina ‘i resti della Leonia di ieri aspettano il carro della spazzaturaio’, tanto che vien da chiedersi se la vera passione dei leoniani non sia invece ‘l’espellere, l’allontanare da sé, il mondarsi d’una ricorrente impurità’».

Z. Bauman, Amore liquido, Laterza, 2004.


La facilità e la comodità del disimpegno, penso.
Ogni volta che leggo Bauman mi viene voglia di piangere. Questo sociologo ha ottantacinque anni e un sacco di cose da insegnare.
Parla della rete e di come questa abbia trasformato i rapporti interpersonali. Ma questa è una storia vecchia e ormai esistono intere biblioteche su questo tema. Si sa che il termine ‘rete’ indica un contesto nel quale è facile entrare e facile uscire. E citando Vasco Brondi mi viene in mente una frase che dice «con me non devi essere niente». Non ti chiedo nulla, e tu, per favore, fai lo stesso.
Oltre alle ‘relazioni virtuali’, sempre più diffuse e inquietanti, c’è un altro aspetto che ha modificato enormemente i rapporti tra gli esseri umani. Si chiama precariato.
L’incertezza esistenziale ci ha resi oltre che umanamente deboli, incapaci di prendere decisioni in cui si includa l’altro. Direbbe Bauman che ci siamo «individualizzati» e dunque ognuno pensa per sé. Vogliamo tanta gente attorno, vogliamo tanti amici, tanti, troppi forse. Cento, duecento.

I rapporti sociali sembrano funzionare meglio da quando esiste Facebook. 180 milioni di individui che hanno consegnato le proprie esistenze ad un social network, che magari è solo una trovata per fotterci tutti, ridurci a cavie e studiare i nostri profili. Un enorme esperimento di marketing di cui non ci accorgiamo nemmeno.
Continuiamo ad esporci, esibirci, tutti in una grande vetrina per poi tirarci indietro e sentire l’angoscia del contatto vero, quello con persone che incontriamo corpo a corpo.
La crisi, il precariato hanno reso l’uomo incapace di intessere rapporti veri, stabili e durevoli.
Non trovo lavoro, sono laureato, giovane, mando curricula dappertutto e non trovo nulla. Nulla. Quindi forse dovrò andarmene e per andarmene devo abbandonare questa fottutissima città in cui sono nato, i miei genitori, i miei amici, la mia ragazza e questo mare. No, non ci penso nemmeno a legarmi alle persone.
Sono stato male sai, male. La mia ex mi ha lasciato e ho sofferto per anni. Da allora non mi sono più legato a nessuno. E non so dove andrò, di certo non rimarrò qui a vita, quindi perché legarsi? Nel frattempo vedo un sacco di gente, ma quando conosco una ragazza che mi piace evito di affezionarmi perché non si sa mai.

Lo squallore dei rapporti d’amore nell’epoca post-moderna. Il vuoto.

Poi mi viene in mente ancora lui, Vasco Brondi. Lui sintetizza il tutto così:
«E cosa racconteremo ai figli che non avremo, di questi cazzo di anni zero?»

5 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=vOEKxDvKTcg&feature=related

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  2. Un cervo nel baule e un po' di cocaina
    la domenica si fa più breve
    morire, mi sembra quasi lieve

    Come no?
    Nome?

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  3. Tiziana, per gli amici billy!
    encantada!

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  4. wow... quel gruppo non lo conoscevo amore mio...
    mi piace molto.
    Tesoro, sei sempre tu l'anonimo del commento all'ultimo post che ho scritto?

    Mi manchi
    Vorrei raccontarti tante cose

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  5. si sono io...
    vieni e raccontami tutto!

    un baci8!

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