giovedì 29 marzo 2012

Il sole di Palermo

Una pesantezza dei corpi che stona con la leggerezza dell'aria. Questa è Palermo.
Via Maqueda, al sole, piazza Pretoria sfavillante, le statue bianche abbagliate dal sole, un poliziotto che chiede informazioni stradali ad un posteggiatore, gli uccelli che parlano tra loro e la gente sotto a sbraitare in un caos che non confonde. Tutti a manifestare davanti al Comune per il puro gusto di stare fuori, a godersi la splendida giornata. Chi passa da lì si ferma incuriosito e di sicuro sarà invitato a prendere un caffè. 

Che città strana, un unico enorme controsenso.
Neri e bianchi che camminano a braccetto, che sanno tutto gli uni degli altri, il pizzo che diventa una questione naturale, si chiede semplicemente col sorriso, non c'è alcun motivo di fare storie. 
Lì a Roma probabilmente starete soffrendo tutti di solitudine e i neri non saranno più felici come un tempo. Qui, invece, ballano sugli autobus al ritmo di musica che proviene dalla loro radio, in filodiffusione sull'autobus. Questa loro allegria mette tutti d'accordo.Che dire, a poco a poco, in mezzo alla spazzatura, si trovano schegge di luce impagabili. 



martedì 20 marzo 2012

Ho paura torero


Così andava e veniva per la casa, ammucchiando cianfrusaglie. E allora si rese conto che non aveva più mobili, solo carabbattole buttate lì, non cambiava nulla se le lasciava dov'erano, ovunque fosse andata avrebbe potuto erigere da capo il suo castello da niente con qualche cassa, degli stracci e molta immaginazione.
(P. Lemebel, Ho paura torero)

E in effetti la mia casa a e viene, e consiste in mucchietti di panni lavati e da lavare, impolverati e ognuno con un odore diverso, qui e lì matite a colorare il tutto e macchie di acrilico a sporcarne la stoffa.




lunedì 19 marzo 2012

Finalmente una giornata a colori

Queste sono le giornate in cui il vedi tutto a colori,
un mare pallido che diventa oceano e barche vecchie che diventano scarpe.
Ci cammini dentro, ti conducono nel posto giusto e non hai bisogno nemmeno di bagnarti i piedi.
Il sale dell'acqua ti serve a insaporire i baci che concedi agli sconosciuti.
Le alghe diventano coriandoli e l'immondizia l'unica scenografia possibile.
Ti volti e il mondo è tuo, e tutti sono consenzienti. 



venerdì 16 marzo 2012

Ventotene

Tremano le gambe a Punta Eolo
Svegliarsi e sbadigliare al sole, sulla spiaggia. Seppellire un gabbiano. Un faro bianco si scorge dalla rampa, nascosto da foglie marroni. Armonia di colori, fa bene al cuore.
Adesso, tra fumi di auto e luci abbaglianti, sento un nodo alla gola.
L'altalena ha smesso di dondolare.
Da qui non si vede la costellazione del Leone e nemmeno la luna ha lo stesso sapore.
Le berte non suonano più. I bambini qui non credono alle sirene.

A voi vorrei assomigliare, a voi che cucinate pesce appena pescato, che avete il volto coperto di rughe, che leggete il cielo e le nuvole e conoscete la vera felicità.
La serenità scolpita in visi troppo giovani per morire in città.

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